TORTA DI LINZ DELLA VAL GARDENA

Parecchio tempo fa ormai avevo già postato una versione della torta di linz, o linzer torte e qualcuno di voi magari se la ricorda in caso contrario la trovate qui. Io adoro questa torta come tutte quelle della cucina alto atesina del resto e di solito nel prepararla mi sono sempre affidata alla ricetta già postata, frutto di diverse ricerche in internet dove ho sempre trovato si presentasse come una crostata speziata farcita di marmellata ai frutti rossi o ai lamponi. 
A maggio, però, quando sono andata in gironzola a Roma con la mia amica Giovanna mi sono dovuta ricredere. Infatti, mi sono imbattuta in una fantastica pasticceria viennese “La Dolceroma” situata all’ombra del portico d’Ottavia nella zona del ghetto, aspettavo che Giovanna mi raggiungesse dal suo giro in libertà e già mi pregustavo con gli occhi il ben di dio che c’era sul bancone! Così da buone golose abbiamo optato per qualche assaggio da portar via e una bella fetta di torta di linz. Subito mi è parsa strana, non era la classica crostata ma era più alta e morbida. L’assaggio mi ha deliziato! Era sì un mix di aromi speziati e marmellata di lamponi, ma la consistenza morbida le dava qualcosa in più! I miei ingranaggi , tornata a casa, si sono messi all’opera e mi sono ricordata che da qualche parte avevo letto una ricetta interessante che si avvicinasse a quella torta di linz! Infatti, la memoria non mi ha tradità,  già qualche anno fa mia zia mi aveva gentilmente passato una ricetta della torta di linz offertale gentilmente da un cuoco conosciuto in Val Gardena, che però non mi aveva mai convinta molto proprio perchè credendola una crostata pensavo fosse una “sola” come si dice a Roma, visto che la quantità di farina indicata era troppo poca perchè diventasse una frolla stendibile, ma certo! Ero io che donna di poca fede sbagliavo! La ricetta andava bene così com’era! Così tentando l’azzardo ho voluto sperimentare questa ricetta per il compleanno di mia mamma che mi aveva già richiesto la torta di Linz come dolce, solo che non gliel’avevo mai fatta con questa ricetta (infatti sono piovute minacce: “guarda che se non viene buona me la rifai!” E nulla è valso trincerarmi dietro il fatto di essere in convalescenza per farmi perdonare tutto).
Bè è stato un successone e mi è sembrato di tornare a quel bel weekend romano :-). Certo non l atorta ideale per le calde temperature di luglio. Ma fortunatamente il frescolino di questi giorni ha aiutato, poi se la festeggiata aveva richiesto questo!…





INGREDIENTI:
210gr di margarina vegetale
100gr di zucchero semolato 
315gr di farina 00 
3 uova
buccia grattugiata di 1/2 limone
1 bustina di lievito per dolci
100gr di mandorle o nocciole tritate 
mix dispezie qb:
cannella in polvere
chiodi di garofano in polvere
noce moscata tritata
1 vasetto di marmellata di lamponi (io ho usato quella al 70% di frutta)
1 pizzico di sale
Lavorare a crema la margarina e aggiungere lo zucchero. Incorporare le uova una per volta mescolando bene con una frusta a mano dopo l’aggiunta di ogni uovo. Aggiungere un pizzico di sale e incorporare la farina setacciata con il lievito, le mandorle/nocciole tritate e le spezie e mescolare bene. Grattare la scorza di mezzo limone.
Ingrassare con la margarina e infarinare una teglia con cerchio apribile da 24 cm di diametro. Versarvi 2/3 del composto e livellarlo bene. Sciogliere leggermente in un pentolino la marmellata e distribuirla sull’impasto cercando di non farla andare sui bordi troppo esternamente.
Nell’impasto rimasto aggiungere un po’ di farina in modo da renderlo leggermente più consistente. Metterlo in un sac-a-poche e “disegnare” una griglia sulla marmellata proprio come se fosse una crostata.
Cuocere in forno caldo a 180° per circa 45 minuti.
Quando fredda sformare e decorare  a piacere. Io l’ho lucidata con gelatina neutra e abbellita con lamponi freschi.

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